mercoledì 16 luglio 2008

MONOLOGHI PER EVA

Miranda
(da La Tempesta, di William Shakespeare)
Miranda sta parlando con Calibano, creatura figlia di una strega, padrona dell'isola su cui la ragazza ha fatto naufragio insieme al padre Prospero.

Schiavo ripugnante, mai un segno lascerà in te la bontà: tu sei proprio capace di ogni male!
Ho avuto pietà di te, e che fatica per farti parlare! Ora t'insegnavo una cosa, ora un'altra; e quando tu non sapevi esprimere un pensiero, e balbettavi, selvaggio, più a stento di un bruto, ti dicevo le parole per rivelare le idee. Ma la tua infame natura, anche se imparavi, certo impediva alle miti creature di vivere con te; è giusto dunque che tu sia confinato in questa roccia: e meritavi più che la prigione.

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ALICE
(da After Juliet, di Sharman MacDonald)
E' un testo di pochi anni fa, in cui si narrano le vicende di tutti i ragazzi amici di Romeo e Giulietta, dopo la morte dei due giovani amanti.

Io non sono buona come te, io lascio passare il tempo e basta, mi perdo in un mare di chiacchiere, perchè il mondo è cambiato. Sta fermo, immobile, le nuvole in cielo non si muovono. Il mondo è in ombra, prima era pieno di luce. Ora un chiaroscuro melanconico copre tutto. E io ho il diavolo in corpo. Perchè hanno fatto questo al mio mondo?
Volevo che restasse com'era, pieno di energia, perc crescere, per tuffarmici dentro. L'amante e il suo uomo, la regina e il suo soldato. Impiccateli, quelli che hanno distrutto il mondo in cui ero felice. Perchè dovrebbero vivere? Hanno sporcato il mio sogno. Non mi guardare così.

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ROSALINA
(da After Juliet, di Sharman MacDonald)
Rosalina è la ragazza di cui Romeo era innamorato prima di conoscere Giulietta.

Ogni fiore appassisce, solo il ricordo resta, dicono. Cosa mi ricordo io di te? Giulietta, la principessina di papà, la cocca di mamma, una bella stronza. Una volta mi hai graffiato la faccia da qui a qui. Ho il segno. Ce l'ho ancora. Di giorno si vede bene, una riga d'argento. Volevi la mia bambola preferita. E naturalmente l'hai avuta. Ero stata graffiata io, ma tu hai pianto e la tua balia è piombata su di me e mi ha strappato la bambola di mano. Mi ha sculacciata perchè ti avevo fatta piangere. Ha dato la mia bambola a te, alla sua preferita. Più tardi mi hai rubato la mia migliore amica, l'hai corteggiata a suon di confidenze, piccoli segreti, pettegolezzi, le hai regalato gingilli, dolcetti. Dopo un po' ti sei presa il mio amore, e non lo sapevi, e dopo averlo preso lo hai lasciato morire. Se avessi bevuto prima la pozione del frate ti saresti svegliata, e il mio amore sarebbe ancora vivo. Non sarebbe successo nulla. Ti conosco Giulietta. Hai aspettato: avevi paura. Hai preso il veleno all'alba e ti sei svegliata tardi.

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